2008: l'anno della patata

Sì, lo so, dopo la pubblicità di Rocco, fa maliziosamente sorridere, ma il 2008 è proprio l'anno della patata.
Esiste anche un'emerita confraternita della patata di Bologna che, ben lieta, festeggia il tubero, per la verità non ho ben capito in che modo... Ma, effettivamente, c'è di che festeggiare:
(riporto direttamente da una nota di stampa del dicembre 2007 emessa per pubblicizzare la nascita della confraternita stessa)

"Grazie alle sue condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli, la provincia di Bologna è una delle aree italiane più vocate per la produzione di patate, la cui presenza nei campi dell’università felsinea era già documentata nel 1657. Da allora sono passati più di tre secoli e la patata di Bologna ha percorso molta strada, uscendo dagli orti botanici per approdare sulla tavola degli italiani ed anche di molti estimatori stranieri."

Le patate, in effetti, sono protagoniste importanti della nostra cucina (contorno quasi obbligatorio di carni e molti pesci, ingrediente base degli gnocchi – secondo me – più buoni), sono versatili (si prestano alle ricette sia dolci sia salate) ed anche economiche. Io, personalmente, ne mangerei tonnellate, anche semplicemente lesse (o magari cotte senza buccia assieme a cipolle a tocchi, poi schiacciate in maniera grossolana e condite con sale, pepe nero, olio e aceto... ma questa è un'altra storia, di origine siciliana...) o "'mpacchiose", cioè tagliate finissime e fritte in abbondante buon olio extravergine d'oliva.

Avendo, quindi, la fortuna di vivere in una zona dove questo prodotto è davvero di ottima qualità, festeggio a mio modo, cioè mangiandomele al forno, con una panatura aromatizzata alla menta. Si fa quel che si può:-)

Patate aromatiche al forno



(per 4 persone)
400 g di patate
40 g di pangrattato
30 g di parmigiano
1 mazzetto di menta fresca
sale e pepe
olio extravergine

Lasciate a bagno in acqua ghiacciata la menta per 1-2 minuti, quindi fatela sgocciolare su un canovaccio pulito e, quando sarà asciutta (altrimenti la panatura s'inumidisce...), passatela nel mixer con il pangrattato e il parmigiano, fino a ottenere un composto verde.

Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a fette spesse circa mezzo cm e disponetele in una teglia larga e bassa già oliata, formando uno strato ben compatto. Salate, pepate e cospargete con metà della panatura, quindi fate un altro strato di patate. Condite di nuovo con sale e pepe e completate con il resto della panatura.
Versate a filo mezzo bicchiere d'acqua, poi irrorate con olio extravergine, coprite con carta da forno e mettete nel forno già caldo a 200 °C per 25 minuti. Trascorso questo tempo, togliete la carta da forno e portate a cottura facendo dorare bene la superficie(ci vorranno altri 15 minuti).

Queste patate sono buonissime se servite con acciughe/alici marinate: il contrasto tra la nota dolce del contorno e quella leggermente acidula del pesce, semplicemente, m'incanta.

Commenti

Anonimo ha detto…
PAPA,
te llamas
papa
y no patata,
no naciste castellana:
eres oscura
como
nuestra piel,
somos americanos,
papa,
somos indios.

Profunda
y suave eres,
pulpa pura, purísima
rosa blanca
enterrada,
floreces
allá adentro
en la tierra,
en tu lluviosa
tierra
originaria,
en las islas mojadas
de Chile tempestuoso...
Mariuzza ha detto…
... ode bonita, esta a la papa... sobre todo un poco mas abajo, cuando dice:

“Universal delicia,
no esperabas
mi canto,
porque eres sorda
y ciega
y enterrada.”

Sin duda, Neruda es siempre Neruda, también cuando habla de papas/patatas, verdad?
Anonimo ha detto…
Neruda podìa hacer poesìa con cualquier cosa... cualquier tema en sus manos se volvìa sublime... las Odas Elementales lo demuestran muy claramente... mi favorida: oda al gato:

"Los animales fueron
imperfectos,
largos de cola, tristes
de cabeza.
Poco a poco se fueron
componiendo,
haciéndose paisaje,
adquiriendo lunares, gracia, vuelo.
El gato,
sólo el gato
apareció completo
y orgulloso:
nació completamente terminado,
camina solo y sabe lo que quiere..."

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