"Che mangino le brioche."

Mica stupida, Maria Antonietta.
Anzi, m'ha sempre fatto simpatia: bella, snob, cinica al punto da non trovar niente di meglio da dire, di fronte ad un suo impotente ministro: "se non hanno pane, che mangino le brioche". E possibilmente senza fare troppe storie e rivolte...
Peccato che non fu questa signora a pronunciare la fatidica frase, bensì un'altra regina... però, suvvia!, l'avrebbe benissimo potuta dire lei, ci sta proprio, io me la vedo la biondina in crinoline che, un po' "sfastidiata", elargisce il regale consiglio. E come darle torto?

Nell'immaginario collettivo non sono sempre morbide, calde e fragranti, le brioche? Non sono perfette da sole, superbe con accompagnamento di confetture e creme, addirittura sorprendenti con formaggi e salumi?? Eh allora, senza remore, buttiamoci, come suggeriva lei, sulle brioche, versione nobile e capricciosa del pane, arricchita con burro quel tanto che basta a farla sciogliere in bocca senza perdere consistenza, senza avvicinarsi pericolosamente al croissant. E dico "pericolosamente" perché io, da buona terrona, preferisco la brioche classica di pasta lievitata, che non sparisce in bocca come l'ormai celeberrimo croissant, ma persiste. E riempie; impastata con poco burro, poco latte e tanto profumo di limone, più "una 'nticchia" di zucchero. Così, dopo aver inebriato le narici di chi cerca di far altro in casa nel frattempo, può essere indifferentemente abbinata al salato o al dolce, come in questo caso: una glassettina veloce e leggera per rinforzare il profumo del limone e dare un tocco chic alle pagnottine.


Le Brioche



(per 14 brioche)
450 g di farina manitoba
1 uovo + 1 tuorlo
2 cucchiai di zucchero
70 g di burro morbido
2 limoni
1 cubetto di lievito
1,5 dl di latte
sale

Per la glassa: zucchero a velo, succo di limone, albume

Sciogliete il lievito nel latte tiepido. Setacciate su un piano di lavoro la farina formando la fontana, quindi sgusciatevi l'uovo, aggiungete il tuorlo, lo zucchero, il burro morbido, la buccia dei limoni grattuggiata e il latte con il lievito, più un pizzico di sale. Impastate e lavorate il composto fino a che sarà omogeneo, cercando di far incorporare aria alla pasta (proprio come si fa per impastare la sfoglia).

Raccogliete l'impasto a palla, copritelo e fatelo lievitare in un luogo tiepido per 1 ora. Quando sarà raddoppiato, sgonfiatelo e dividetelo in 14 porzioni formando delle palline. Schiacciatele leggermente al centro, e disponetele in una placca ricoperta di carta forno, spennelatele con poco burro fuso e rimettetele a lievitare per un'altra ora.

Trascorso questo tempo, accendete il forno a 160 °C e, quando sarà caldo, infornate le brioche, facendole cuocere per 25 minuti. Lasciatele raffreddare in forno e, infine, decoratele con la glassa leggera fatta mescolando velocemente con una frusta 100 g di zucchero a velo, 1 cucchiaio di succo di limone e 1 cucchiaino di albume.

Commenti

Anonimo ha detto…
Mariuzza??? Ma quelle belle foto delle cibaglie le fai tu??? Ma sei bravissima anche come fotografa! Sono invidioso!
Mariuzza ha detto…
Leuccio??? Non dovresti essere invidioso, visto che fai delle foto molto più belle, tesoro... al limite, se proprio devi, invidiami per le brioche...:-)

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