La torta spazza frigo

Quando si fa la spesa senza pensare si finisce per comprare troppa roba o roba inutile. Così la spesa fatta lunedì scorso non è stata molto oculata, in quanto non ho tenuto conto del fatto che la mia settimana di passione prevedeva, oltre al lavoro matto e disperatissimo, solo spostamenti, ragion per cui ho dovuto provvedere in quattroequattr'otto, prima di partire, allo smaltimento di cose che, altrimenti, sarebbero rimaste in casa a deteriorarsi. Questa è una torta nata nella miglior tradizione della cucina creativa estrema, nata da doveroso consumo pseudo-intelligente, o negato spreco che dirsi voglia, delle provviste.
Per farla breve, dovevo far fuori le banane che sarebbero andate sicuramente perse:-)

Tempo fa avevo già sperimentato la bontà di questo frutto facendo un semplicissimo pan di spagna alle banane, ma a 'sto giro, oltre alle banane mi scocciava lasciare aperta una mezza tavoletta di cioccolato fondente al 70%, il burro e l'avanzo di una confezione di amaretti. Bisognava trovare un modo per usare tutto cercando di creare qualcosa di commestibile. E la ciambella in questione era più che commestibile, a detta di chi l'ha mangiata, era proprio buona, anzi: più passavano i giorni e più i sapori si sono legati con armonia, fino alla sperimentazione estrema: c'è anche chi, tra i miei parenti senza fare nomi, per non buttarne neppure un pezzetto ha pensato bene al quarto giorno di conservarla in frigorifero e mangiarla fredda. Non arrivo a tanto e non lo consiglio, però ben riposta e centellinata la ciambella dura 4 giorni ed è sempre meglio.

La scelta degli ingredienti: banana-noce è ormai un abbinamento consolidato, ma che c'azzeccano gli amaretti? C'ho provato, semplicemente, perché volevo sì utilizzarli, ma volevo pure verificare se oltre alle già testate noci e nocciole, anche le mandorle potessero legare con questo frutto. E ho considerato gli amaretti un'elaborazione dolciaria delle mandorle; quanto al cioccolato, be' cioccolato e banana è un must che personalmente apprezzo moltissimo, cioccolato e amaretti pure... non poteva venir fuori una pasticcioneria, a patto di non scazzare con i dosaggi. La quantità considerevole di burro garantisce morbidezza, la cannella e la noce moscata conferiscono un tocco speziato che dà quasi l'impressione di mangiare un dolce fatto con farine integrali. Ho segnato tutto, tranne la farina... lo siento, ho fatto come si usa fare/dire dalle mie parti: "farina quanta se ne prende l'impasto"...

Ciambella alla banana



3 banane mature
cannella e noce moscata
180 g di burro
120 g di zucchero
10 amaretti
50 g di cioccolato fondente
4 uova
farina
1 bustina di lievito per dolci

Schiacciate le banane con una forchetta e mescolatele con 1 pizzico di cannella e uno di noce moscata, quindi mettetele in frigorifero.

Nel frattempo, lavorate a crema il burro morbido con lo zucchero e quando nel composto non si vedranno più i grannelli di zucchero incorporate, uno alla volta, le uova, poi gli amaretti sbriciolati, la farina setacciata con il lievito (credo più o meno 200-220 g), il cioccolato tagliato a pezzetti e, per ultimo, il purè di banana.

Amalgamate e versate in uno stampo per ciambella già imburrato e infarinato. Cuocete a 180 °C per 45 minuti, lasciate raffreddare nel forno e prima di servire spolverizzate con zucchero al velo.

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