Ad ognuno il suo gattò

Il gattò alla napoletana è uno di quei piatti "mitici" che piacciono praticamente a tutti o quasi (io non ho mai conosciuto nessuno che lo snobbi, ma sicuramente qualcuno ci sarà...).
La parola è la fantastica trasposizione partenopea del termine francese gateau che, per l'appunto, si legge "gatò", salvo poi il fatto di dover considerare, visto che siamo al sud, il raddoppio della consonante, perciò "gattò". Insomma, la delizia in questione non è altro che la rivisitazione locale del gateau de pommes de terre, con quanto offre di meraviglioso la tavola campana: patate, salame, piccante o no, scamorza (mai mozzarella!!). Ma il bello di questa ricetta, come di molte sorelle campane, è che si ha pure il benestare, anzi quasi l'invito, a variare e a mettere nell'impasto tutto ciò che si ha a disposizione (siamo nel grande filone delle cucine povere) o che si vuole. Un'unica accortezza: non si fanno strati, tutto deve essere mescolato e deve capitare a caso. Questa è la mia versione personale perché:
1. amo il gattò e le patate in genere
2. amo la scarola (come molti napoletani)
3. avevo la crescenza e non la scamorza

Certo, non è il gattò classico, ma siccome è concesso l'estro...

Gattò alternativo



3 patate medie
1 cespo di scarola
70 g di speck
125 g di crescenza
1 uovo
20 g di pangrattato
olio extravergine
sale e pepe

Mondate e cuocete al vapore per 15-20 minuti la scarola; spazzolate e lessate in abbondante acqua salata le patate.
Quando la scarola sarà cotta, tritatela grossolanamente a coltello e saltatela in padella con lo speck tagliato a bastoncini e 2 cucchiai di olio. Lasciate insaporire per 10 minuti, regolate di sale e pepe e spegnete.
Sbucciate le patate e passatele nello schiacciapatate quando sono ancora calde, quindi riunite in una ciotola il purè ottenuto e aggiungete anche la scarola saltata, la crescenza a pezzetti e l'uovo intero. Regolate di sale e pepe e mescolate fino a rendere omogeneo il composto.
Ungete con poco olio uno stampo rettangolare, spolverizzatelo con il pangrattato e riempitelo con il composto di patate e scarola. Completate con qualche altro pezzetto di crescenza e infornate a 180 °C per 30 minuti. Lasciate intiepidire prima di servire.

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