Chiudiamo l'anno in bellezza...

Ebbene sì, visto che questo 2008, almeno per quanto mi riguarda, è stato faticoso, diffidente, avaro come una donna che non si concede facilmente, voglio chiudere in bellezza con questa torta che rappresenta, a tutti gli effetti, un altro pezzetto – dolcissimo - della mia infanzia.
Questa, signori, è la torta negra, che la mia mamma faceva a forma di plumcake e che io, dopo vari tentativi e aggiustamenti, ho battezzato nella presente versione rettangolare, comoda perché si può tagliare a quadretti e servire così, a fine pasto o per la prima colazione, col vantaggio non trascurabile che il peccato non è poi così grosso, se decidete di rubarne un pezzetto durante il giorno, quando più vi piace.

Non è stato facile risalire alla ricetta di questa torta che mia madre faceva spessimo, ma che non ha avuto il tempo di darmi... chissà se qualche sua amica ne conserva le dosi e il procedimento appuntati su un vecchio foglietto ingiallito, magari scritto di suo pugno, chissà... Comunque io ricordavo gli ingredienti e la consistenza, in più, facendo un po' di ricerche, ho scoperto che la tarta negra è un dolce assai diffuso anche in America Latina e fatto più o meno con gli stessi ingredienti (diciamo che la loro tarta è ancora più barocca di quella di mia madre). Così – lo devo proprio confessare – in questo scorcio d'anno mi ci sono messa d'impegno a provare e riprovare fino a che il risultato mi ha richiamato al palato il sapore del dolce di mamma. Be', quello era unico, di sicuro, ma per mia fortuna è pure ripetibile e appetibile. Esta, sin enbargo, es mi tarta negra.
¡Feliz 2009!
...

Torta negra



200 g di burro morbido
1 arancia
150 g di zucchero
mezza tazza di latte
mezzo bacello di vaniglia
2 tazze di farina
1 bustina di lievito
50 g di cacao amaro
90 g di noci
90 g di prugne secce denocciolate
90 g di fichi secchi
rum scuro

Spezzettate grossolanamente le noci, i fichi secchi e le prugne denocciolate quindi bagnate il tutto con mezzo bicchiere di rum, coprite e lasciate riposare per circa 2 ore.

Portate a bollore il latte con il mezzo baccello di vaniglia inciso longitudinalmente, quindi spegnete e lasciate intiepidire. Lavorate a crema il burro morbido con lo zucchero e la buccia dell'arancia grattugiata, poi aggiungete, uno alla volta, le uova intere e la farina setacciata con il cacao e il lievito, alternando a poco a poco con il latte tiepido filtrato.
Quando il composto sarà liscio e omogeneo incorporate la frutta secca sgocciolata, mescolate velocemente per amalgamare e versate in due teglie d'alluminio rettangolari (in commercio come "vaschette 4 porzioni").
Cuocete nel forno a 180 °C per 40-45 minuti e lasciate raffreddare nel forno socchiuso.

A parte, portate a bollore 1 tazza di acqua con 4 cucchiai di zucchero e quando lo zucchero si sarà sciolto e il liquido comincerà a diventare sciropposo, aggiungete 1 tazza di rum. Irrorate le torte ormai fredde con questa bagna, lasciate assorbire bene e tenete in frigorifero un paio d'ore. Spolverizzate con zucchero a velo prima di servire.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ma è quella che conosco gia'.....?

Fusco
Mariuzza ha detto…
E no... quella si fa senza uova e burro, non ti ricordi? Nè ci sono prugne, fichi e noci...
Unknown ha detto…
Ma come scrivi bene! E' bello leggerti pure se non ho fame e sopratutto nessuna voglia di cucinare.

Marco
Mariuzza ha detto…
E be'... l'importante è, in qualche modo, nutrirsi. Anche se – vedrai – smaltiti gli eccessi delle feste, tornerai ad aver fame:-)
Mariuzza
Anonimo ha detto…
Mariuzza... secondo me questa torta si dovrebbe chiamare "Torta di colore"... sennò qualcuno potrebbe pensare che tu sia razzista!
Mariuzza ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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