Comune a chi?

Cioè, come si fa a dire "pane comune" quando si ha di fronte una pagnotella bianca bianca, friabile fuori e morbida dentro, profumata leggermente di miele e, soprattutto, frutto del proprio lavoro (a dire la verità neppure così lungo, ma anzi divertente)? Comune????

In generale, mi piace sperimentare le farine grezze, integrali, scure e gli abbinamenti più svariati, anche azzardati, ma quando ho avuto modo di assaggiare il pane "comune" così come lo fa Alessandra Spinsi nella sua Vecchia Scuola, ho dato merito alla legge della purezza, per la quale, come per molte forme d'arte, bisogna togliere più che aggiungere, togliere dal legno o dal marmo, togliere dalle immagini, isolare, evidenziare e portare in superficie la bellezza, la perfezione.
Ebbene sì, nel mio giorno di riposo ho scelto di "togliere" e di sfornare questi panini semplici semplici, che è difficile conservare fino al giorno dopo...

Pagnotelle "comuni"



500 g di farina 00
25 g di lievito di birra
1 dl di latte
10 g di sale
200 g di acqua
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaio raso di strutto

Scaldate l'acqua con il sale e quando prende il bollore aggiungete il latte e fate intiepidire, quindi sbriciolate nel liquido il lievito di birra e versatelo in una ciotola capace (io ho usato una pentola) in cui precedentemente avevate setacciato la farina e versato il miele e lo strutto. Impastate velocemente con le mani amalgamando tutti gli ingredienti (inizialmente, dovrete quasi stracciare la pasta, che a mano a mano si compatta, poi allungate con altra acqua, l'impasto dovrà essere appiccicoso, non sodo).

Coprite con pellicola per alimenti il recipiente in cui avete lavorato la farina e lasciate lievitare per 1 ora. Trascorso questo tempo, prendete il pane e rivoltate la massa su un piano di lavoro ben infarinato. Cercate di maneggiare il pane il meno possibile e dividetelo in piccola porzioni. Aggiungete farina solo per fare in modo che non si attacchi, ma non impastate più.

Formate dei bastoncini, prendete un'estremita e, tenendo ferma l'altra con la mano, arrotolatela, formando delle pagnotelle. Se preferite con i bastoncini di pane potete formare anche dei nodini. Disponete le pagnotelle o i nodini su una placca rivestita di carta forno, coprite con un cannovaccio e lasciate lievitare un'altra ora così prima di spruzzare la superficie dei panini con acqua fredda e metterli nel forno ben caldo a 250 °C.
Dopo dieci minuti, abbassate la temperatura a 190 °C e portate a termine la cottura (i panini dovranno essere dorati in superficie). Togliete la placca dal forno e scaravoltate subito le pagnotelle, coprendole con un canovaccio o con un telo da cucina fino a raffreddamento (anche se il profumo rende difficile aspettare il raggiungimento di una temperatura sopportabile dal palato: è frequente l'ustione. :_)

Commenti

Anonimo ha detto…
il tuo blog e' davvero interessante. Grazie per la condivisione!!
Visto che non mangio il maiale, c'e qualcosa che si puo' sostituire allo strutto per questi pani yum yum?? Grazie! ciao!!
Mariuzza ha detto…
Grazie! Sei li vuoi più croccanti, sostituisci lo strutto con 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, per un effetto più morbido, invece, latte.
ENCHANTED ha detto…
Safe and peaceful journey through the Holidays to you and yours.
Mariuzza ha detto…
I wish the best for you too, like your heart desires.

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