Buoni propositi

Se dovessi realmente dar corpo ai buoni propositi che periodicamente faccio, in maniera molto onesta dovrei dire che il miglior proposito sarebbe quello di non farne più perché... proprio non è roba per me.
Io sono l'anti-buon proposito per antonomasia: a dispetto di quanto mi suggerisce la parte volenterosa e costruttiva (non mi ricordo più se è la sinistra o la destra, ma fa lo stesso...) predico bene e razzolo male, malissimo. Che vergogna! Devo ammetterlo, con gli anni la mia forza di volontà sta andando a ramengo sul serio: una dispersione di energie che riguarda gli ambiti più vari della mia esistenza, cucina compresa. E se in cucina le conseguenze di questo mio non essere fedele ai buoni propositi sono per ora sotto controllo, peso incluso, nelle altre stanze del castello la situazione a volte sfiora la farsa. Meglio non aprire quelle porte...

La bietola è un chiaro esempio di quanto io sia debole nel tener fede ai miei propositi. Non so perché, ma mi sento in dovere di comprarla, soprattutto dopo il tour de force gastronomico del periodo natalizio, quando scarseggiano gli ortaggi a foglia e abbondano le salse, i sughi, la carne e le paste. Così, anche questa volta ho sentito – appunto – il dovere quasi morale di acquistarla per consumarla preferibilmente lessata e condita in maniera salubre. Macché! La poveretta è stata nel frigorifero quasi una settimana senza che io mi decidessi a cucinarla. Passi per la catalogna, che col suo retrogusto amarognolo mi piace molto sbollentata e ripassata brevemente in padella, passi per l'erbetta, per la quale vale lo stesso discorso della catalogna, ma la bietola così proprio non mi andava, mi metteva una gran tristezza.
Poi, il colpo di fortuna. Mi capita sotto mano un numero vecchio di Grazia datato 2006 e leggo una ricetta interessante: bietola farcita al couscous. Sembra buona e stuzzicante, ma oltre ad aver mangiato qualche giorno fa il couscous, non avevo nessun altro degli ingredienti indicati. Però... è la farcitura a intrigarmi, così la bietola farcita potrebbe anche diventare tortino, e il couscous potrebbe essere sostituito da riso basmati. Il resto? Me lo invento al momento!
Così posso dire di aver onorato il mio buon proposito a base di bietola, con una piccola deroga sulla modalità di cottura (mi hanno detto che bisogna essere indulgenti con se stessi...)

Tortino di bietola e riso basmati



(1 tortino per 2 persone)
1 cespo di bietola
100 g di riso basmati
1 carota
mezza cipolla
5 bacche di coriandolo
1 pizzico di semi di cumino
mezzo limone
1 peperoncino
20 g di pangrattato
20 g di parmigiano grattugiato
1 bustina di zafferano
olio extravergine
sale

Mondate la bietola ricavando le foglie e, da queste, staccate la parte verde dai gambi.
Portate a bollore abbondante acqua salata e lessatevi per 10 minuti le foglie.
A parte, tagliate a cubetti piccoli la cipolla, la carota e i gambi delle bietole.
Scaldate 2 cucchiai di olio extravergine con la buccia del mezzo limone prelevata con un pelapatate e tagliata a julienne, il peperoncino sminuzzato, il coriandolo e il cumino pestati precedentemente in un mortaio. Quando il fondo comincerà a sfrigolare, aggiungete le verdure tagliate, mescolate e lasciate cuocere per 20 minuti, aggiungendo 1 mestolo dell'acqua di cottura delle foglie di bietola. Regolate di sale solo alla fine.

Mentre le verdure cuociono, scolate le foglie e fatele asciugare su un canovaccio, stendendole delicatamente. A parte, cuocete il riso basmati in acqua salata (l'acqua in percentuale doppia della quantità di riso) e profumate con la bustina di zafferano quando l'acqua sarà stata assorbita completamente. Spegnete e unite il riso, che sarà ancora piuttosto al dente, alle verdure. Amalgamate con cura e tenete in caldo, coperto.

In una pirofila da forno, versate un goccio d'olio facendolo scorrere anche sulle pareti in modo da rivestire il recipiente. Disponete una parte delle foglie lessate sul fondo (l'attaccatura dei gambi lungo le pareti) e spolverizzate con poco pangrattato.

A questo punto, versate metà del riso mescolato alle verdure, livellate bene e fate un altro strato foglie. Continuate con il riso e chiudete il tortino con quanto resta delle foglie di bietola. Spolverizzate con il resto del pangrattato e con il parmigiano. Passate in forno ventilato a 160 °C per 20 minuti, lasciate intiepidire e servite.

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