Passata le festa, gabbato lo sarto.

Eh sì, proprio lo sarto, non lo santo perché, trascorse con beata abbondanza le festività, il povero sarto, che tanto aveva faticato per cucirci addosso un completo, un abito o chessoio, si ritrova gabbato: tutto da rifare, aggiustare, allargare (quindi, visto che il sarto per i più non è gratis, gabbati pure noi, che torniamo a pagare...). Sì, siamo tutti ingrassati, ma va bene, del resto che Natale è se l'aghetto della bilancia non si sposta di due tacche spesse? E visto che ingrassare siamo ingrassati, penitenziare dovremo penitenziare, perché privarsi di un ultimo dolcetto sfizioso e morbido? Se abbiamo fatto trenta, allora facciamo pure trentuno, e io vi propongo le tortine all'arancia, che sono sì tortine, zuccherine, burrose, ma c'hanno l'arancia, quindi la vitamina C e, di questi tempi, ci vuole proprio una bella scorta di vitamina C, così se non stiamo attenti alla linea, almeno possiamo dire di contrastare le interperie stagionali.
Scusate, si sono sentite le unghie stridere lungo il monitor del notebook?:-)

Tortine all'arancia glassate



(per 15 tortine)
350 g di farina
120 g di burro
120 g di zucchero
3 uova
3 arancia
80 g tra mandorle e noci
1 pizzicone di cannella
100 g di ghiaccia fondente o naspro
liquore d'anice

Ammorbidite il burro e lavoratelo a crema con lo zucchero e la buccia delle arance (un po' grattugiata, un po' prelevata con l'aiuto di un pelapatate e sminuzzata grossolanamente). Quando il composto avrà la consistenza giusta, aggiungete la cannella e le uova sguciate, mescolate bene per amalgamare e cominciate a incorporare gradualmente la farina, alternandola al succo delle arance non filtrato.

Continuate fino a esaurire gli ingredienti, quindi aggiungete la bustina di lievito e, per ultime, le noci e le mandorle tritate. Incorporate la frutta secca velocemente e distribuite l'impasto in pirottini di carta o stampini di silicone (o in una teglia del diametro di 20 cm, se volete ottenere una torta per 6-8 persone).
Cuocete le tortine nel forno caldo a 180 °C per 20 minuti (se fate una torta grande, cuocete per 1 ora a 170 °C).

Sciogliete a bagnomaria la ghiaccia con 2 cucchiai di liquore all'anice e quando la glassa sarà tornata morbida, ricoprite le tortine a piacimento. Fate rassodare la copertura e conservate in luogo fresco e asciutto fino al momento di servire (le tortine si conservano anche per alcuni giorni in scatole di latta rivestite di carta d'alluminio).

NB: il naspro mi è arrivato in dono dritto dritto dalla Calabrifornia, dove viene venduto in quantità per le feste. Farlo in casa non è semplice, ma in rete ho trovato questa preparazione che mi sembra ben spiegata, se volete cimentarvi e tenere in dispensa una scorta... In alternativa, potete benissimo lucidare le tortine con una glassa semplice fatta con 150 g di zucchero a velo, 1 cucchiaio di albume e 2 o 3 gocce di succo di limone. La ghiaccia però è un'altra cosa, visivamente parlando.

Commenti

Anonimo ha detto…
Se me sale la babilla, mi amor... Mi piacciono troppo mariuzza... che buone devono essere... baciozzi,
Gius

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