No hay nada dentro del coche.

Sabato Santo, verso mezzogiorno. Madrid sembrava vacia i giorni scorsi, ma oggi è come rianimata, forse perché s'intravede un po' di sole, forse perché si avvicina il lunedì, che qui non è festa, così – approfittando del fatto che i negozi hanno riaperto dopo due giorni di chiusura, esco per comprare qualcosina e decido di andare in un super abbastanza fornito di Lavapies. Scendo per calle de Santa Isabel e a mano izquierda prendo calle de l'olmo, perché sono stata piacevolmente investita dal sole che sembra aver scelto questa traversa per cadere giù in picchiata e scaldare un po' l'aria, decisamente frizzantina.
Mentre cammino nel centro della strada, così sono più sicura di beccare la luce e il calore, vedo sulla destra una fila di macchine parcheggiate e, tra queste, una bella macchina rossa, lucidissima, nuova, di sicuro. Caspita – penso – non so come siano messi qui con i furti delle auto, ma in mezzo a questi coche mezzo sgarrupati, la macchina rossa spicca, attira non poco l'attenzione... Ho il sole contro, per cui non vedo benissimo, ma mi sembra che sul cruscotto ci sia un foglio e penso che potrebbe essere qualche permesso particolare per sostare lì, magari il proprietario non è residente nella zona... magari qui funziona come a Bologna... Mi avvicino ancora e finalmente leggo: "No hay nada dentro del coche".



No, cioè... fantastico! Come a Napoli o in qualche altra città del sud Italia: macchina nuova parcheggiata, perché non se ne può fare a meno, perché non si ha un garage in cui conservarla, e siccome la strada non è molto sicura, la zona neppure (non siamo certo nel quartiere tutto lusso e controlli di Salamanca), il proprietario avvisa: in macchina non c'è niente, cioè non fate la fatica di scassinare nella speranza di trovare qualcosa di valore perché tanto non è questo il caso.
Un genio ingenuo? Forse, ma lui ci prova lo stesso e – chi lo sa? – magari riesce a far desistere qualche malintenzionato dal proprosito di forzargli le portiere del coche nuovo per rubargli l'autoradio... Si vede che el tio crede ancora nella gente, o almeno ci spera nella possibilità di comunicare con gli altri e – magari – nel caso di quelli giusto un poco delinquenti, di trovare un punto d'accordo, un'intesa.
Mi viene da sorridere, prendo la macchina e scatto... poi mi fermo e penso: ma non sarà mica un italiano in vacanza che, come al solito, ha fatto tesoro del detto "meglio prevenire che curare"?
In un caso o in un altro, non sono poi così lontana da casa.

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