Pasión redonda

Y no me refiero, desde luego, al juego del fútbol (me he enterado solo si había Copa Mundial), sino a una mía especial pasión: la para las albóndigas, que yo haría con todo lo que se puede aplastar y cambiar de forma... porque? No sé, a lo mejor es una obsesión infantil, o simplemente una manera de hacer mas parecido al juego el hecho de cocinar, o la necesitad de entrar en contacto directo con la comida, de todas formas, yo hago albóndigas de carne, de pescado, de pan, de arroz, de verdura, de legumbres, de queso... creo que solo no las hice de pasta (la verdad es que me parece muy feo...) y de embutidos (pero, ahora que lo pienso bien, si con los embutidos voy a hacer antes un paté...). Bueno, dejamos el tema porque de verdad se pueden hacer albóndigas con todos, y ademas son una comida muy practica porque puedes llevartela adonde quieras. Aquí he preparado albóndigas de zanahoria, porque nunca las había hecho y quería ver que tal estaban. El estilo es, aun, mediterráneo y sencillo, se pueden preparar con antelación, pero os consejo de cocerlas, en sartén o al horno, poco antes de comer porque tienden a secarse.

Albóndigas de zanahorias con comino y tomates deshidratados



1 kilo de zanahorias
1 cebolleta
1 guindilla (o 2)
media cucharadita de semilla de comino
5 tomates deshidratados
80 g de queso parmesano
80 g de pan rallado
40 g de almendras en laminillas
20 g de mantequilla
2 cucharadas de aceite de oliva virgen extra

Pelamos las zanahorias y las cortamos en rodajas gruesas medio cm; en una cazuela de barro ponemos a calentar la mantequilla con el aceite, la guindilla desmenuzada, la cebolleta cortada muy fina y las semillas de comino. Cuando la cebolleta esté pochada, añadimos las zanahorias y los tomates cortados en trocitos. Mezclamos bien y añadimos 1 vaso de agua caliente a cubrir. Ponemos una tapa y dejamos cocer a fuego medio durante 40 minuto.

Cuando las zanahorias estén casi deshechas, añadimos sal, removemos bien y apagamos el fuego. Dejamos enfriar un poco y a continuación añadimos el pan y el parmesano rallado, luego 1 huevo. Amasamos con las manos hasta que el impasto se compacte y empezamos a hacer nuestra bolitas. Cuando tengamos las albóndigas vamos a pasarlas en un plato donde habremos puesto las almendras en laminillas. Y ahora a elegir: quien no tiene miedo a la báscula puede freír las albóndigas en abundante aceite, quien si, pues, puede cocerlas en el horno a 190 °C durante 20 minutos.

In italiano per favore

Passione rotonda

E non mi riferisco certo al gioco del calcio (che considero solo in tempi di Mondiale), ma a una mia speciale passione, quella per le polpette, che farei con tutto ciò che si può schiacciare e cambiare di forma... perché? Non so sarà un'ossessione infantile o semplicemente un modo di rendere più vicino al gioco il fatto di cucinare, o il bisogno di entrare in contatto diretto con il cibo, insomma io faccio polpette con la carne, con il pesce, con il riso, con la verdura, con i legumi, con il formaggio... credo di non averle fatte solo con la pasta (mi sembra orroroso) e con i salumi (anche se, adesso che ci penso, se prima si trasformano in spuma...). Vabbe', lasciamo perdere perché davvero si potrebbero fare polpette con tutto, e tra l'altro sono molto pratiche perché si possono portare ovunque. Qui le ho fatte con le carote, perché non le avevo mai provato come base de ero curiosa della resa, ottima direi. Lo stile è come sempre mediterraneo e si possono preparare in anticipo, però consiglio di cuocerle all'ultimo momento, in padella o al forno, perché una volta cotte tendono ad asciugarsi.

Polpette di carote con cumino e pomodori secchi




1 chilo di carote
1 cipollotto
1 peperoncino piccante (o 2)
mezzo cucchiaino di semi di cumino
5 pomodori secchi
80 g di parmigiano
80 g di pangrattato
40 g di mandorle a lamello
20 g di burro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale

Raschiate le carote e tagliatele a fette spesse mezzo cm; in un tegame possibilmente di terracotta scaldate il burro con l'olio, il cipollotto mondato e tagliato fine, il peperoncino sminuzzato e i semi di cumino. Quando il cipollotto sarà morbido e lucido aggiungete le carote e i pomodori secchi tagliati a pezzetti, mescolate bene per insaporire e versate acqua calda a filo (un bicchiere o poco più). Coprite e lasciate cuocere a fuoco medio per 40 minuti.

Quando le carote saranno cotte e quasi sfatte, salate, mescolate bene e spegnete il fuoco. Lasciate intiepidire e schiacciatele bene con una forchetta o passatele nel mixer, quindi aggiungete il pangrattato e il parmigiano grattugiato, infine un uovo intero. Impastate con le mani affinché il tutto si compatti, quindi cominciate a formare le polpette, adagiandole in un piatto.
Una volta pronte, fate rotolare le vostre polpette in un altro piatto dove avrete disposto le lamelle di mandorle. E adesso a voi la scelta: chi non teme la bilancia può optare per una gustosa frittura in abbondante olio, gli altri possono cuocere le polpette al forno, su una placca rivestita con carta a 190 °C per 20 minuti.

Commenti

acquaviva ha detto…
L'abbinamento tra carote, pomodori secchi e cumino è davvero azzeccato, nel senso che li ho già abbinati a coppie ma mai tutti e tre insieme. Quando ho letto la tua ricetta ho pensato:"chissà perchè non mi è mai venuto in mente..." Brava.
Mariuzza ha detto…
In realtà nasce dal pluriverificato carote-cumino, i pomodori si sono aggiunti perché cercavo una nota di sapida, senza essere costretta ad abbondare con il formaggio per insaporire, giusto un po' di parmigiano. Sai come succede? A volte hai le cose davanti agli occhi e neppure le vedi, poi ti sposti di mezzo metro e t'accorgi che stavano lì. Funziona uguale per i sapori...
:-)

Post più popolari