Un “tipo” risotto

Llevo una temporada preparando “tipos” platos, es decir “tipo” pizza, “tipo” tiramisú y, ahora “tipo” risotto. Siempre me ha gustado variar ingredientes en las recetas, bueno hasta un cierto punto, intentando no desnaturalizar el equilibrio y mantener la raíz originaria, pero cambiar algo me pareció a menudo una buena cosa para experimentar y disfrutar delante los fogones, a veces porque tenía una nueva idea a veces porque estaba obligada a hacerlo no teniendo todos los ingredientes. Aquí, ademas, hace falta ser acomodable porque unos ingredientes no se encuentran o son diferentes o te enfrentas a mutaciones adquiridas ya por la manera común de preparar los platos, como por ejemplo en el recién caso del tiramisú, que acabo descubrir en otra forma...
Esta vez los cambios dependen muy sencillamente del hecho que no tenia el arroz adecuado, el Carnaroli, y hacia falta gastar no solo la calabaza, sino un calabacín; ademas había comprado, como tenía mucha gana de primavera, una maceta de albahaca que no podía sobrevivir a la temperatura rígida de estos días, así que tuve que utilizar las hojas antes que se muriera toda la planta...
En fin, es un "tipo" risotto porque el arroz es un basmati, porque el caldo no lo añadí poco a poco, sino de una vez y en la cantidad exacta para que el basmati estuviese en su punto.
El resultado es bastante similar, pero como acabo de dar clase de risotto y he subrayado en manera bastante fascista las reglas básicas para hacer un verdadero risotto, repito: esta es una variatio, buena, pero sigue siendo un “tipo”, algo parecido, nada a que ver con el original.


“Tipo” risotto de calabaza y calabacín



(para 2 personas)
250 g de calabaza sin piel y cortada en cubitos
1 calabacín
media cebolla
40 g de mantequilla
1 vaso de arroz basmati
1 vaso de caldo de verduras
80 g de queso de cabra
1 puñado abundante de hojas de albahaca
sal y pimienta negra

En una olla anti aderente calentamos la mantequilla con la cebolla cortada muy fina y dejamos pochar durante 10 minutos antes de añadir la calabaza y el calabacín cortado en cubitos. Tapamos y dejamos cocer a fuego muy suave unos 10 minutos, removiendo de vez en cuando.
Salpimentamos las verduras y, en este punto, incorporamos el arroz, removemos aun y echamos el vaso de caldo hirviendo. Tapamos y dejamos cocer hasta que todo el liquido se haya absorbido (necesitaremos mas o menos de otros 10 minutos y también en esta etapa no nos olvidemos de remover). Cuando el arroz esté en su punto, apagamos el fuego y incorporamos el queso de cabra desmenuzado y las hojas de albahaca rasgadas con las manos.
Removemos bien con nuestro cucharón de madera hasta que el queso se haya completamente derretido y servimos en seguida.

In italiano per favore

Un “tipo” risotto

È già qualche tempo che faccio “tipo” piatti, non piatti “tipo” , cioè “tipo” pizza, “tipo” tiramisú e, adesso anche un “tipo” risotto. Mi è sempre piaciuto variare gli ingredienti nelle ricette, certo, fino a un certo punto, cercando di non snaturalizzare l'equilibrio e di mantenere la radice originaria del piatto, però cambiare qualcosa spesso mi è smebrato un buon modo per sperimentare e divertirmi davanti ai fornelli, a volte perché mi era venuta una nuova idea, a volte perché ero obbligata a farlo poiché non avevo gli ingredienti canonici. Qui a Madrid, oltre tutto, sto imparando ad essere accomodante perché certi ingredienti non si trovano o hanno un sapore differente o spesso capita di trovarsi di fronte a mutazioni già acquisite dalla maniera comune di rifare dei piatti di tradizioni estranee, come per esempio nel caso del tiramisú che qui ho scoperto avere tutt'altra forma...
Questa volta i cambi dipendono, molto semplicemente dal fatto che non avevo in casa il riso adatto, cioè il Carnaroli, dovevo utilizzare non solo la zucca ma anche una zucchina, e dalla necessità di trovare un impiego per l'abbondante basilico che, in preda ad una voglia incontrollabile di primavera, avevo comprato senza tener conto che la temperatura era ancora troppo rigida perché le foglie del vasetto potessero sopravvivere: dovevo farlo fuori io prima che il povero decidesse di suicidarsi...
Perciò, un “tipo” risotto per via del riso e per via della cottura, in quanto il brodo non è stato aggiunto a poco a poco, ma tutto d'uno colpo, nella quantità giusta perché il basmati si cuocesse. Il risultato non è molto diverso, a parte – appunto – il tipo di riso, però poiché ho appena dato una lezione su come si fa il risotto sottolineando in tono fascista le regole basiche del piatto, ci tengo a ripetere: questa è una variatio, buona per carità!, però resta un “tipo”, qualcosa di simile, ma allo stesso tempo molto differente da un risotto originale.


“Tipo” risotto di zucca e zucchine



(per 2 persone)
250 g di zucca decorticata e tagliata a cubetti
1 zucchina
mezza cipolla
40 g di burro
1 bicchiere di riso basmati
1 bicchiere di brodo vegetale
80 g di formaggio di capra
1 pugno abbondante di foglie di basilico
sale e pepe

In una casseruola col fondo antiaderente scaldate il burro con la cipolla tagliata al velo e lasciate stufare dolcemente per circa 10 minuti prima di aggiungere la zucca e la zucchina, pure tagliata a cubetti. Coprite e fate cuocere per altri 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Regolate di sale e pepe le verdure e, a questo punto, aggiungete il riso basmati, mescolate di nuovo e diluite con il bicchiere di brodo bollente. Coprite di nuovo e lasciate cuocere fino a che tutto il liquido sarà stato assorbito (ci vorranno più o meno 10 minuti, mescolate anche qui di tanto in tanto). Comprovate la cottura del riso, spegnete il fuoco e incorporate il formaggio di capra e le foglie di basilico stracciate con le mani. Mescolate con cura fino a che il formaggio si sarà sciolto del tutto e servite subito.

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