Metti un finocchio a cena, in ritardo
Per la serie: meglio tardi che mai, do pure io il mio modesto contributo, quando ormai i giochi sono stati fatti, all'iniziativa promossa da Madama Bavareisa sul suo blog: una ricetta a base di finocchi per testimoniare con ironia la presa di distanza dall'imperante e preoccupante ondata di omofobia che impera in questi bei tempi... L'idea mi piace, l'ideale che ci sta dietro ancora di più, ma –sigh!– arrivo troppo tardi perché vado avanti a leggere il post di Madama e scopro che... avevo tempo fino a mercoledì 10 novembre.
Peccato, mi dico, sarebbe stato carino, magari posto lo stesso il banner ideato per l'occasione, anche se sono fuori tempo massimo... magari, però, non è poi così importante la data, e – visto che alla cosa ci credo – posso permettermi di partecipare a mio modo, anche se è ormai scaduto il tempo. Insomma, cane sciolto per l'ennesima volta, decido di partecipare alla mia modesta maniera, postando una ricettina di mia invenzione che annovera tra i suoi ingredienti proprio i finocchi; e siccome già da qualche settimana avevo in mente di provare il pesto al sedano rosso di Orbassano che ho acquistato all'ultimo Salone del gusto, penso a qualcosa di piccolo e sfizioso, che possa appunto essere esaltato da questa salsa unica. Sono nati così questi piccoli sformati a due strati: uno a base di finocchi stufati in padella con olio, aglio, peperoncino e filetti d'acciuga sottolio, l'altro a base di patate, pomodorini secchi siciliani (anche questi prezioso acquisto del Salone) e rosmarino fresco. Il primo strato cotto velocemente in padella senza aggiunta d'acqua, il secondo insaporito a crudo dopo una semplice lessatura. Non ho voluto appesantire con formaggio, né legare con uova, perché mi piaceva si sentissero spiccatamente i sapori delle erbe e degli ingredienti utilizzati, e perché contavo, poi, di impreziosire alla fine con un po' di pesto al sedano e qualche pinolo tostato. I sapori legano, si sposano, si equilibrano, e il fatto di aver pensato a comode monoporzioni rende il tutto più divertente e anche un po' sornione... per la serie: sembra curato e raffinato, ma è semplice semplice. E pure abbastanza veloce.
Sformatini di patate e finocchi con pesto al sedano rosso


(per 6 sformatini)
3 patate
3 finocchi
5 filetti d'acciuga sottolio
15 pomodorini pachino secchi
1 manciata di foglie di rosmarino fresco
1 spicchio d'aglio
mezzo peperoncino piccante
pangrattato
olio extravergine
sale e pepe
pesto al sedano rosso di Orbassano (sedano rosso, basilico, parmigiano, pecorino, nocciole, pinoli, miele, olio evo, aglio, sale)
pinoli tostati
Lavate le patate e lessatele con la buccia in abbondante acqua leggermente salata, calcolando circa 25 minuti dal momento in cui l'acqua prende bollore.
A parte, mondate i finocchi e tagliateli a fette, quindi stufateli in una padella in cui avrete precedentemente scaldato 3 cucchiai d'olio evo con uno spicchio d'aglio sbucciato, il peperoncino fresco sminuzzato e i filetti d'acciuga sgocciolati. Cuocete i finocchi fino a che saranno teneri mantenendoli coperti e senza acciungere acqua, regolate di sale a fine cottura. Spegnete, eliminate l'aglio e frullate con un minipimer a immersione.
Quando le patate saranno cotte, scolatele e sbucciatele mentre sono ancora calde, quindi passatele allo schiacciapatate, raccogliendo in una ciotola il puré ottenuto. A questo punto, aggiungete un trito di foglie di rosmarino e pomodori secchi (che avrete tenuto in acqua calda per qualche minuto in precedenza). Amalgamate il puré con olio extravergine e regolate di sale e pepe.
Prendete degli stampini monoporzione di silicone, spolverizzateli con pane grattato e riempiteli prima con il puré di finocchi e acciughe, poi con quello di patate e pomodori secchi. Premete bene con le mani perché non restino spazi vuoti e infornate gli sformatini a 190 ° per circa 30 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare.
Servite gli sformatini tiepidi con dei pinoli tostati e qualche cucchiaino di pesto al sedano rosso.
Peccato, mi dico, sarebbe stato carino, magari posto lo stesso il banner ideato per l'occasione, anche se sono fuori tempo massimo... magari, però, non è poi così importante la data, e – visto che alla cosa ci credo – posso permettermi di partecipare a mio modo, anche se è ormai scaduto il tempo. Insomma, cane sciolto per l'ennesima volta, decido di partecipare alla mia modesta maniera, postando una ricettina di mia invenzione che annovera tra i suoi ingredienti proprio i finocchi; e siccome già da qualche settimana avevo in mente di provare il pesto al sedano rosso di Orbassano che ho acquistato all'ultimo Salone del gusto, penso a qualcosa di piccolo e sfizioso, che possa appunto essere esaltato da questa salsa unica. Sono nati così questi piccoli sformati a due strati: uno a base di finocchi stufati in padella con olio, aglio, peperoncino e filetti d'acciuga sottolio, l'altro a base di patate, pomodorini secchi siciliani (anche questi prezioso acquisto del Salone) e rosmarino fresco. Il primo strato cotto velocemente in padella senza aggiunta d'acqua, il secondo insaporito a crudo dopo una semplice lessatura. Non ho voluto appesantire con formaggio, né legare con uova, perché mi piaceva si sentissero spiccatamente i sapori delle erbe e degli ingredienti utilizzati, e perché contavo, poi, di impreziosire alla fine con un po' di pesto al sedano e qualche pinolo tostato. I sapori legano, si sposano, si equilibrano, e il fatto di aver pensato a comode monoporzioni rende il tutto più divertente e anche un po' sornione... per la serie: sembra curato e raffinato, ma è semplice semplice. E pure abbastanza veloce.
Sformatini di patate e finocchi con pesto al sedano rosso

(per 6 sformatini)
3 patate
3 finocchi
5 filetti d'acciuga sottolio
15 pomodorini pachino secchi
1 manciata di foglie di rosmarino fresco
1 spicchio d'aglio
mezzo peperoncino piccante
pangrattato
olio extravergine
sale e pepe
pesto al sedano rosso di Orbassano (sedano rosso, basilico, parmigiano, pecorino, nocciole, pinoli, miele, olio evo, aglio, sale)
pinoli tostati
Lavate le patate e lessatele con la buccia in abbondante acqua leggermente salata, calcolando circa 25 minuti dal momento in cui l'acqua prende bollore.
A parte, mondate i finocchi e tagliateli a fette, quindi stufateli in una padella in cui avrete precedentemente scaldato 3 cucchiai d'olio evo con uno spicchio d'aglio sbucciato, il peperoncino fresco sminuzzato e i filetti d'acciuga sgocciolati. Cuocete i finocchi fino a che saranno teneri mantenendoli coperti e senza acciungere acqua, regolate di sale a fine cottura. Spegnete, eliminate l'aglio e frullate con un minipimer a immersione.
Quando le patate saranno cotte, scolatele e sbucciatele mentre sono ancora calde, quindi passatele allo schiacciapatate, raccogliendo in una ciotola il puré ottenuto. A questo punto, aggiungete un trito di foglie di rosmarino e pomodori secchi (che avrete tenuto in acqua calda per qualche minuto in precedenza). Amalgamate il puré con olio extravergine e regolate di sale e pepe.
Prendete degli stampini monoporzione di silicone, spolverizzateli con pane grattato e riempiteli prima con il puré di finocchi e acciughe, poi con quello di patate e pomodori secchi. Premete bene con le mani perché non restino spazi vuoti e infornate gli sformatini a 190 ° per circa 30 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare.
Servite gli sformatini tiepidi con dei pinoli tostati e qualche cucchiaino di pesto al sedano rosso.
Commenti
Baci
Abbiamo messo una scadenza per poter seguire "a caldo" l'iniziativa dell'Arcigay,ma man mano aggiungiamo tutti! :-)
grazie per il contributo!