Una buona colazione

Si sa, fa già "buona giornata", e non solo perché ti dà le energie giuste per affrontare le fatiche quotidiane, ma perché, nel mio caso direi soprattutto perché, ti mette di buon umore. Normalmente, cioè quando punto al sano, equilibrato, naturale, faccio colazione con latte freddo e cereali, e poi mi bevo il caffè, ma se voglio concedermi una "buona" colazione, allora mi regalo un dolce, non dolce dolce, non cioccolato e creme, preferisco puntare su sapori più puliti, profumati, e in un certo qual modo leggeri. E cosa c'è di meglio di un soffio di briosche? Certo, si può fare una tantum, soprattutto per via del tempo che occorre, ma se si è previdenti e si lavora sulle quantità, allora si può sfornare, gustare al momento e poi congelare per avere pronta la briosche all'occorrenza.
In questo caso, mossa dal freddo rigido che ci ha colpito a tradimento, ho recuperato, modificandola, una ricetta base appresa all'inizio dell'anno al corso di pasticceria che ho frequentato a Madrid, per fare una pasta morbida che qui si è trasformata in mega ciambelle con panna liquida e anice nell'impasto. Una delle cose che più mi avevano stupito, nel mio apprendistato di pasticceria spagnola, era stata l'abitudine abbastanza frequente di utilizzare al posto di una normale massa madre lievitata come dio comanda, una più rapida, lì chiamata esponja, cioè "spugna", che subisce una lievitazione accelerata in acqua tiepida, quasi calda. Quando la massa comincia a galleggiare, e di solito ci mette pochi minuti, allora è pronta per essere aggiunta all'impasto principale. Dovrà essere ben incorporata e poi voilà, a lievitare le sue belle ore, se non si possiede una macchina fermentadora che riesce a velocizzare anche il processo della lievitazione. E per noi comuni mortali, che non possediamo questi macchinari professionali, utilizzare una massa madre rapida da aggiungere agli impasti di pani e briosche può rappresentare comunque un notevole vantaggio.
Le mega ciambelle in questione sono state gustate prima qualche bocconcello nature, poi con un velo di marmellata. Per quanto riguarda la ricetta ho cambiato alcuni ingredienti dell'originale: via il burro, dentro la panna, via la cannella a favore dell'anice stellato (vanno bene anche un paio di cucchiai di liquore d'anice o dei profumati semini, ma io ne ero sprovvista...), mantenuto invece il basico aroma di limone.
E poi, non stiamo entrando nel pericoloso periodo natalizio? Ecco, taglio la testa al toro e termino novembre con queste briosche, poi – giuro! – cercherò di non dedicare tutti i post del mese al trionfo dello zucchero (se no la mia amica acquaviva si arrabbia...). Ma una bella briosche calda, da gustare al caldo, mentre fuori il freddo impazza, qui ci stava proprio bene...

Ciambelle anice e panna






250 g di farina manitoba
5 g di sale
45 g di zucchero semolato
130 g di panna
1 uovo
1 pezzetto di anice stellato
1 limone

Per la massa madre rapida:
75 g di farina manitoba
25 g di lievito di birra
40 g d'acqua

Prima di tutto fate la massa madre impastando la farina con il lievito sciolto nell'acqua, quindi mettete il panetto ottenuto a mollo in acqua tiepida fino a che questo comincerà a galleggiare.

Nel frattempo in una ciotola capiente mettete la farina con lo zucchero, il sale, lo zucchero, la buccia del limone grattugiata, l'anice stellato, pure grattugiato (io ho utilizzato il grattino della noce moscata), l'uovo e la panna. Cominciate a impastare tutti gli ingredienti e quando il composto prenderà corpo, incorporate la massa madre che avrà preso a galleggiare. Impastate vigorosamente per omogeneizzare tutti gli ingredienti, raccogliete a palla e lasciate lievitare nel forno spento per almeno 8 ore.

Trascorso questo tempo, riprendete l'impasto e dividetelo in due o in tre porzioni, date alle briosche la forma che più vi piace (quella del maritozzo, per esempio, o la treccia o una forma ovoidale che poi inciderete per il lato lungo, ottenendo un panino).
Pennellate le briosche con 1 uovo intero battuto e spolverizzatele con poco zucchero di canna prima di infornarle a 200 °C per 25 minuti.

Commenti

Flavia Galasso ha detto…
La copio..la salvo e la faccio!!!Buon pomeriggio baci
Mariuzza ha detto…
Attendo commenti sull'aroma di anice che, nel versante "stellato" grattugiato è stata... sorprendente:-)

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