Quando la "moglie" è in vacanza...

il marito si cucina i finocchi:-)
Spiego: come ogni anno di questi tempi, si ripropone lo stereotipo della moglie in vacanza e del marito in città, entrambi fortemente orientati a trovare "svago".
Lei magari con figli al seguito, ma più attenta al "mondo esterno", diciamo più... "ricettiva"; lui stranamente e imbarazzatamente in ordine, pulito e stirato, anche se questo gli costa mezzo stipendio in lavanderia e ricambi extra (più mutande e più calzini, in primis), perché non si sa mai che incontri si possono fare verso le 20 al supermercato... Insomma, quando la moglie è in vacanza, almeno da qualche anno a questa parte, è giusto che dire che entrambi ballano. O almeno ci provano.
Non è una situazione che, a prima vista, dovrebbe toccarmi. Per due inconfutabili motivi:
1) non sono una moglie
2) non pratico i supermercati verso le 20. Anzi, ultimamente non li pratico a nessuna ora, giusto qualche capatina fugace per i beni di prima necessità, tipo zucchero, latte e caffè, di solito al ritorno dal lavoro, cioè verso le 16 (e a quell'ora di aitanti, arzilli mariti o fidanzati – la verità – se ne vedono pochi... siamo io e le signore over 60 del quartiere.)

Però, entrando nelle pieghe metaforiche di questo luogo comune, sì che mi riguarda, in qualità di... "marito"!
Rispiego: oggi rientrando a casa ho scoperto che la mia coinquilina partita per le vacanze, leggi "la moglie", mi aveva lasciato in frigo due finocchi, delle erbette lessate e una percoca, con un biglietto: mangiali!
Non c'è che dire, un dono provvidenziale visto che la stanchezza mi aveva impedito anche la puntatina solita dal paki sotto casa per comprare un po' di frutta, e visto che di verdura negli ultimi tre giorni non ne avevo mangiata proprio. Ma quei due finocchi lì, diciamolo pure, un po' tristi nella valle di lacrime del mio frigo, reclamavano in qualche modo una sublimazione, un riscatto. Nonostante il caldo e nonostante l'ottima pasta con le sarde, gentilmente offertami dal mio chef alle 15.30. Allora come svoltare la mia prima sera da marito in città con la moglie in vacanza dopo una dura sessione di nuoto "forzato" (nel senso che mi sono obbligata a non uscire dalla vasca prima del tempo)? Con i due finocchi, sì! Ma cucinati a puntino. Io li ho mangiati così tout court (concludendo poi con un fantastico sorbetto di rosa canina dolcificato con sciroppo d'agave, costato quasi quanto un diamante...), però si possono benissimo accompagnare con del riso pilaf o con del semplice pesce bianco cotto al vapore.
Un'idea per svoltare, almeno a tavola, una semi-disperata serata d'estate:-)

Finocchi in padella con cipolla e capperi





(per 1 "marito" abbandonato a se stesso)
2 finocchi
mezza cipolla rossa di Tropea
1 cucchiaio di capperi sottosale
origano
olio extravergine

Mondate i finocchi e tagliateli a fettine sottili; sbucciate la cipolla e tagliatela come i finocchi. In una padella scaldate 3 cucchiai d'olio evo con i finocchi e la cipolla, quindi, quando le verdure cominciano a sfrigolare, profumate con un pizzico abbondante di origano, e coprite con il coperchio.
Fate cuocere a fuoco medio per 6 minuti, mescolando di tanto in tanto, poi aggiungete i capperi precedentemente dissalati in acqua fredda e ben strizzati.
Continuate a cuocere per altri 5 minuti, poi regolate di sale e pepe, mescolate bene e spegnete. Tiepidi sono ottimi.

Commenti

Anonimo ha detto…
Mariuzza, sono in vacanza a casa di mio marito, mentre lui lavora...gli ho proposto la ricetta a base di finocchi biologici krukki: un successone! ;-) smack Giorgia
Mariuzza ha detto…
eh, Giorgia, i finocchi fanno sempre la loro bella figura a tavola...
beso, mariuzza

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