Benvenuta primavera!




Eccola! Ci siamo finalmente. Nonostante le incertezze meteorologiche ci sono tutti i presupposti per sperare di archiviare un inverno, per la verità assai mite. E non si può che essere contenti: le giornate, calendario a parte, già si sono allungate, saranno sempre più piene di luce, gli alberi si sono infoltiti di cime verdi e alcuni hanno ricominciato a fiorire, l'aria si è fatta decisamente mite, e per strada di sciarpe e guanti se ne vedono pochi (i cappotti resistono, ma insomma vale sempre il detto "una rondine non fa primavera"). Quindi è giunta l'ora di rinverdire anche la tavola. Via libera alle verdure e alla fantasia:
asparagi, carciofi, cicorietta, borragine, e poi carotine, patatine novelle, le zucchine col loro fiore finalmente di stagione, barba di frate, bietoline, fave e piselli freschi. Diventa più difficile adesso dire: non so che mangiare… C'è tanto, tantissimo. Io amo profondamente le paste con le verdure. Sono cresciuta con donne che concepivano la pasta al sugo solo per la domenica. Il resto erano broccoli, cavolfiore, minestrone, fagioli, che poi in primavera diventavano zucchine, fagiolini, asparagi…
Ogni giorno aveva la sua pasta (perché sì, forse non è sanissimo, ma da me si mangiava pasta una volta al giorno) e la pummarola era per la festa. Così pure a me è rimasta l'abitudine, e anche se la pasta e patate era considerata più tipicamente invernale, qui ho voluto pensarla con un "vestito" più leggero, con un sapore più verde. Perciò, questa è la mia versione primaverile della pasta e patate, non minestrata ma cucinata, assieme alle patate appunto, in un'acqua dove prima erano state cotte le parti verdi e dure del cipollotto perché rilasciassero tutto il loro sapore di… primavera.

Ditalini con patate, cipollotti, finocchietto selvatico e feta



(Ingredienti per 2 persone)
2 patate
1 cipollotto
200 g di ditalini rigati
3 foglie di alloro
1 ciuffo di finocchietto selvatico
1/2 peperoncino piccante fresco
30 g di feta
Olio evo
Sale e pepe

Pelate le patate, tagliatele a cubetti e lasciatele a bagno in acqua fredda. A parte, pulite il cipollotto: tagliate la parte finale verde, lavatela con cura e mettetela in una casseruola piena d'acqua. Accendete il fuoco e portate a bollore. Prendete il resto del cipollotto e tagliatelo a rondelle, quindi sistematelo (tutto o in parte a seconda di quanto vi piaccia il sapore della cipolla: io non ho messo la parte della cipolla vera e propria, ma in pratica ho utilizzato tutta la parte tenera del gambo) in una padella. Unite 3 cucchiai di olio evo, l'alloro, il peperoncino tritato a coltello e il finocchietto, pure sminuzzato a coltello.

Accendete il fuoco, aspettate che il cipollotto inizi a sfrigolare, quindi allungate con una tazzina di acqua calda, coprite e fate cuocere per 3-4 minuti. Tornate nel frattempo alla pentola grande, fate sobbollire l'acqua aromatizzata per qualche minuto ancora, quindi eliminate le parti verdi del cipollotto, salate e calate i ditalini e le patate (calcolate tre minuti in meno del tempo indicato per la cottura della pasta).

Scoprite la padella: il cipollotto ora sarà morbido, per cui eliminate le foglie di alloro, regolate di sale, alzate la fiamma e fate asciugare completamente fino ad ottenere un bel fondo per condire.
A parte, sbriciolate la feta. Quando la pasta sarà quasi cotta, scolatela conservando un po' d'acqua di cottura e versatela nella padella col fondo di cipollotto e finocchietto, allungate con poca acqua e portate a cottura saltando. Quando si sarà formata una bella cremina, spegnete e mantecate con la feta sbriciolata. Un filo d'olio evo a crudo, e in tavola.

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