Con la marmellata di chinotti

Lo scorso ottobre, al Salone del Gusto, non ho potuto fare a meno di acquistare un vasetto di marmellata di chinotti, presidio Slow, sapientemente prodotto da un'azienda agricola ligure di cui non sto a citare il nome per non fare pubblicità: l'azienda agricola Parodi Alessandro:-)).
Sarà forse perché il Chinotto resta la mia bevanda gassata preferita, che continuo imperterrita a scegliere, nonostante non sia più di moda e snobbando con grande goduria la pervasiva Coca cola; sarà fors'anche perché la bellezza di questi piccoli frutti amari ma dalla buccia profumata, spessa e ricca di elementi aromatici m'ha conquistato su quello stand, insomma sarà per tutti questi motivi, ma quando la gentile signora dello stand mi ha chiesto se volevo provare la marmellata, proprio non ho esitato e ho detto subito sì. Ed era eccezionale davvero quella marmellata, proprio perché l'amaro di base dell'agrume veniva esaltato nei suoi aromi dal dolce dello zucchero. e poi il colore... una marmellata perfetta da servire con gli ormai classici abbinamenti caseari, ma anche – perché no? – da utilizzare naturalmente, in versione dolce. Mi sono detta: io la compro, poi si vedrà; anche perché la signora me ne consigliava l'impiego in una torta sacher, al posto della solita marmellata di albicocche... interessante, ho pensato. Poi vediamo. Così quella marmellatina verde se n'è stata buona buona nella mia dispensa per qualche mese, poi ieri, un sabato pomeriggio finalmente libero da impegni, si è fatta come vedere lei sola, spostandosi in avanti tra gli altri vasetti: ehi...! Che facciamo...? Ti sei scordata?.
E io non ho saputo resistere alla tentazione di usarla. Però non avevo voglia di sacher... così ho pensato di accostare questo particolarissimo sapore alle mandorle, e ne è venuta fuori una torta semplicissima, morbida, di quelle che tenevano in casa le nonne una volta (chissà se lo fanno ancora?), pronta alle incursioni dei nipoti. Tante mandorle a farina, la buccia di un bel limone non trattato e un soffio di zucchero a velo. Voilà.

Torta di mandorle con marmellata di bergamotto






3 uova
140 g di farina di marndorle
170 g di farina 00
1 bicchiere scarso di olio di semi di girasole
4 cucchiai di zucchero
1 bustina di lievito
100 g di marmellata di chinotti

Battete le uova intere con lo zucchero e l'olio fino a che saranno gonfie, spumose e chiare.
A parte in una ciotola setaccciate la farina con il lievito, unite pure la farina di mandorle e profumate con la buccia del limone grattugiata.
Incorporate il composto di uova agli ingredienti secchi, amalgamando con cura con una frusta a mano. Versate il composto in una teglia ben imburrata e infarinata e cuocete la torta a 180 °C per 30-35 minuti. Lasciate raffreddare completamente, quindi dividete in due dischi e spalmate la base con la marmellata di chinotti.
Spolverizzate la superficie del dolce con poco zucchero a velo prima di servire.

Commenti

Polly ha detto…
slurposissima!
Ciao, letto il tuo profilo e devo dire che mi pare che si abbiano diverse cose in comune...
D'altronde, sagittario è il mio ascendente ;) (non che ci creda, però....chissà!) :P
per la sacher, come ho scritto sul mio post, preferisco l'albicocca aspra e poco dolce,...in effetti però questa marmellata amarognola....niente male!
Ieri ho provato una marmellata di rosa canina sulle meringhe (non l'ho scritto sul post ma....ci stava da dio!)
ciao e a risentirci spero presto, mi piacerebbe conoscerci meglio!
Polly
Mariuzza ha detto…
l'ascendente è fondamentale... io non credo nell'oroscopo giorno per giorno, ma la determinazione del carattere è abbastanza attendibile. Quanto alla rosa canina, devo dire che sì, invoglia, soprattutto abbinata alla dolcezza delle meringhe. Ottima idea. A presto

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